La truffa online: come recuperare il denaro perso

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Il presente articolo affronta in maniera chiara quali possibilità ha di fronte a se il consumatore che ha subito una truffa online

Recuperare i soldi

Premesso che l’ideale per chiunque è quello di evitare di cadere in una truffa online, purtroppo a volte può capitare anche alla persona più esperta  di cadere nella rete del malvivente di turno. In particolare, infatti, i truffatori ogni giorni inventano nuovi trucchi e tecniche per truffare i navigatori del web in modo da toglier loro denaro e difendersi da questi non sempre risulta essere agevole. Per tale ragione, considerato che il mondo delle truffe è in continua evoluzione, si eviterà di analizzare le tecniche di difesa e si parlerà  piuttosto di cosa può e deve fare il consumatore che è stato ingiustamente truffato per recuperare i propri soldi e per far cessare l’attività al truffatore.

Cosa fare quando ci accorge di esser stati truffati

La prima cosa da fare al momento in cui ci si accorge di aver subito una truffa online è certamente quella di contattare il provider che ha gestito il pagamento. Infatti, in alcuni casi, vi sono piattaforme che tutelano il consumatore e che restituiscono il denaro qualora venga segnalata una truffa. E’ il caso, ad esempio, del noto intermediario paypalEvitare truffe online Tale contatto non determina alcuna conseguenza di carattere penale per il truffatore; pertanto può essere attivata anche se si ha il solo dubbio di aver subito una truffa perché, ad esempio, l’oggetto da noi ordinato su ebay tarda ad arrivare nonostante dalla data di consegna prevista sia passato già da qualche giorno.

La piattaforma di pagamento dice di non poter fare nulla, che fare?

Arrivati a questo punto è ufficiale: siete stati truffati e non riavrete velocemente i soldi indietro. Ma si può ancora fare qualcosa? La denuncia alla polizia postale serve a qualcosa?

La risposta a tale quesiti deve certamente essere positiva ma occorre far chiarezza. Tentare di recuperare i propri soldi andando esclusivamente a fare una denuncia generica alla polizia postale è utopistico. Ciò che si consiglia di fare, pertanto, è di rivolgersi ad un avvocato esperto in materia che possa redigere per voi la querela evidenziando già in tale sede elementi utili alle indagini. Si consiglia di far depositare la querela direttamente presso la Procura della Repubblica competente.Truffa online

Attraverso questo tipo di metodo si cercherà di incanalare le indagini preliminari nel giusto senso di marcia, individuando sin da subito il colpevole, ed evitando, con molta probabilità, un atto di archiviazione. Qualora, come ci si augura, il Pubblico Ministero, terminata l’attività d’indagine, decida di esercitare l’azione penale nei confronti del reo si aprono due possibilità per la persona offesa del reato:

  1. Costituirsi parte civile contro il truffatore. Si rinvia per quanto già detto sulla costituzione di parte civile a https://www.tuteladiritti.com/la-costituzione-di-parte-civile-nel-processo-penale-come-farla-e-perche-preferirla-alla-classica-azione-civile/
  2.  Avviare, per tramite dei rispettivi avvocati, delle trattative finalizzate alla remissione di querela. Molto spesso, infatti, il truffatore preferisce restituire il denaro ingiustamente sottratto piuttosto che affrontare un processo penale e rischiare in alcuni casi addirittura il carcere.

Avv. Alessandro Terracina

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